LE INNOVAZIONI VERDI GIOCANO UN RUOLO FONDAMENTALE NEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DEL GREEN DEAL EUROPEO
LA SFIDA
Le tecnologie convenzionali potrebbero rivelarsi non efficaci per il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo della neutralità climatica dell’Europa entro il 2050. C’è pertanto necessità di innovazioni verdi per cambiare il modo in cui produciamo e consumiamo, con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali e utilizzare le risorse in modo più efficiente.
Le nuove tecnologie ambientali hanno un mandato di grande rilievo rispetto a molte altre innovazioni, in quanto possono supportare le organizzazioni per soddisfare le esigenze e gli obblighi attuali o addirittura futuri nel soddisfare i requisiti normativi o nella ricerca di nuove opportunità di business. Sono anche essenziali per raggiungere gli obiettivi fissati dalle politiche ambientali, climatiche e di innovazione, nonché per aprire la strada a standard basati ancora più ambiziosi sulle prestazioni Pertanto, l’interesse e gli investimenti in nuove tecnologie ambientali stanno crescendo rapidamente, ma la loro implementazione non è una questione semplice.
I potenziali utenti sono scettici riguardo all’acquisto di tecnologie ambientali. Molti di loro preferiscono adottare una nuova tecnologia solo dopo che il suo successo è stato dimostrato. Vogliono anche sapere se l’uso della nuova soluzione tecnologica porterà davvero a un sostanziale miglioramento delle loro prestazioni ambientali. Ciò ostacola notevolmente l’ingresso sul mercato delle innovazioni verdi.
L’ESIGENZA
Per eliminare questa barriera, dobbiamo promuovere e costruire una forte accettazione delle tecnologie ambientali da parte del mercato e il riconoscimento di strumenti che forniscano prove sufficienti e affidabili sulle prestazioni delle innovazioni verdi e rendano evidenti agli utenti i vantaggi derivanti dalla loro applicazione.
ETV È UNO STRUMENTO CHE AIUTA LE AZIENDE CHE PRODUCONO O FORNISCONO TECNOLOGIE A COMMERCIALIZZARE LE LORO INNOVAZIONI E GARANTISCE AGLI ACQUIRENTI LE PRESTAZIONI VERDI DELLE TECNOLOGIE
ETV COME SCHEMA VOLONTARIO PER L'INGRESSO NEL MERCATO DELLE INNOVAZIONI VERDI
Environmental Technology Verification (ETV) è uno schema volontario che fornisce alle aziende che producono o vendono tecnologie, agli enti di regolamentazione, alle autorità, agli investitori, ai finanziatori un approccio semplificato per confermare le prestazioni delle tecnologie ambientali innovative in modo imparziale e credibile, affinché possano vederne chiaramente i benefici.
Le procedure standardizzate ISO 14034 di ETV lo rendono applicabile in Europa e nel mondo.
La verifica da parte di terzi garantisce la natura esterna e indipendente delle dichiarazioni ETV.
ETV AIUTA I PRODUTTORI E I FORNITORI A COMMERCIALIZZARE LE LORO INNOVAZIONI E GARANTISCE AGLI ACQUIRENTI PRESTAZIONI VERDI DELLE TECNOLOGIE
Per i fornitori di tecnologia, le dichiarazioni ETV sono una prova credibile delle prestazioni superiori alla media e dei conseguenti vantaggi ambientali forniti da una nuova soluzione che consente alle loro offerte di innovazione di competere con successo sul mercato. Grazie a ciò ottengono un vantaggio competitivo.
Per gli acquirenti di tecnologia, le dichiarazioni ETV e lo standard ISO ETV offrono una solida base per decisioni di acquisto informate per affrontare le questioni ambientali. Forniscono le informazioni necessarie per comprendere la tecnologia, confermano le prove delle sue prestazioni e comunicano chiaramente i vantaggi ecologici dell’applicazione.
DIMOSTRARE LE PRESTAZIONI DELLE INNOVAZIONI VERDI È FONDAMENTALE PER IL LORO INGRESSO NEL MERCATO
IL PROGETTO LIFEproETV AFFRONTA QUESTE SFIDE MEDIANTE CAPACITY BUILDING, STAKEHOLDER ENGAGEMENT E PROMOZIONE ETV
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Institute for Ecology of Industrial Areas i.ratman-klosinska@ietu.pl
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Disclaimer
Questo progetto ha ricevuto un finanziamento dal Programma LIFE dell’Unione Europea nell’ambito del progetto numero LIFE19 GIE / PL / 000784 ed è cofinanziato dal “Fondo Nazionale per la Protezione dell’Ambiente e per la Gestione dell’Acqua” della Polonia e dal “Ministero dell’Agricoltura” dell’Ungheria |